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3 aprile 2024
6 minuti di lettura

Conto Termico 2.0 2024: cos’è, a chi è rivolto e quanto puoi risparmiare

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Scritto da:

Bianca Boretti
Bianca BorettiCopywriter e content strategist

Cos’è il Conto termico 2.0 2024

Il Conto termico 2.0 incentiva fino al 65% interventi per l'incremento dell'efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni come la sostituzione del vecchio impianto di climatizzazione con:

  • impianto a pompa di calore
     
  • caldaia e stufa a biomassa
     
  • impianto solare termico
     
  • impianto ibrido a pompa di calore

Vuoi rottamare il tuo vecchio sistema di riscaldamento? Parla con un esperto Aira.

I beneficiari sono principalmente le Pubbliche amministrazioni, ma anche imprese e privati.

Grazie al Conto termico 2.0 è possibile riqualificare i propri edifici per migliorarne le prestazioni energetiche, riducendo in tal modo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta. Recentemente, il Conto termico 2.0 è stato rinnovato rispetto a quello introdotto dal D.M. 28/12/2012.

Oltre ad un ampliamento delle modalità di accesso e dei soggetti ammessi (sono ricomprese fra le PA anche le società cooperative sociali e le cooperative di abitanti), sono previsti nuovi interventi di efficienza energetica. E' stata inoltre rivista la dimensione degli impianti ammissibili e snellita la procedura di accesso diretto per apparecchi con caratteristiche già approvate e certificate.

Il limite massimo per l'erogazione degli incentivi in un'unica rata è di 5.000 euro e i tempi di pagamento sono all'incirca di 2 mesi.

Con Aira i vantaggi economici non sono finiti qui, visita la pagina dedicata ai costi e incentivi fiscali.

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Quali sono gli interventi che rientrano nel Conto termico 2.0 2024

L’intervento incentivabile consiste nella sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, con impianti di climatizzazione invernale di potenza massima inferiore o uguale a 2.000 kWt 21 dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica.

Di seguito sono riportati i requisiti minimi richiesti per l’accesso all’incentivo:

  1. l’installazione deve sostituire parzialmente o integralmente l’impianto di climatizzazione invernale già presente nell’immobile di qualsiasi categoria catastale (tranne F/3). La sostituzione parziale è ammessa solo nel caso di un impianto pre-esistente dotato di più generatori di calore
     
  2. la messa a punto e l’equilibratura del sistema di distribuzione, regolazione e controllo
     
  3. l’installazione su tutti i corpi scaldanti di elementi di regolazione di tipo modulante agente sulla portata, tipo valvole termostatiche a bassa inerzia termica, a esclusione:
    1. dei locali in cui l’installazione di valvole termostatiche o altra regolazione di tipo modulante agente sulla portata sia dimostrata inequivocabilmente non fattibile tecnicamente nel caso specifico (cfr. Decreto 26 giugno 2015, concernente le metodologie di calcolo della prestazione energetica e la definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici)
       
    2. dei locali in cui è installata una centralina di termoregolazione con dispositivi modulanti per la regolazione automatica della temperatura ambiente (cfr. Decreto 26 giugno 2015, concernente le metodologie di calcolo della prestazione energetica e la definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici). In caso di impianti al servizio di più locali, è possibile omettere l’installazione di elementi di regolazione di tipo modulante agenti sulla portata esclusivamente sui terminali di emissione situati all’interno dei locali in cui è presente una centralina di termoregolazione, anche se questa agisce, oltre che sui terminali di quel locale, anche sui terminali di emissione installati in altri locali
       
    3. degli impianti di climatizzazione invernale progettati e realizzati con temperature medie del fluido termovettore inferiori a 45°C; 21 Sono ammessi interventi di installazione di generatori o gruppi di generazione di calore in impianti di potenza termica nominale complessiva post-operam, intesa come somma delle potenze termiche nominali dei generatori di calore appartenenti allo stesso impianto (nuovi generatori, non sostituiti, ausiliari, backup), inferiore o uguale a 2.000kWt
       
    4. l’installazione di efficaci sistemi di contabilizzazione individuale dell’energia termica utilizzata, nel caso di impianti centralizzati a servizio di molteplici unità immobiliari e/o edifici
       
    5. per gli interventi con potenza termica utile superiore a 200 kW, è obbligatoria l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore e la comunicazione al GSE delle misure dell’energia termica annualmente prodotta dagli impianti e utilizzata per coprire i fabbisogni termici, secondo quanto indicato al paragrafo 5.2
       
    6. le pompe di calore elettriche devono avere un coefficiente di prestazione COP almeno pari ai valori riportati nella successiva tabella 3 del Decreto; la misura del COP deve essere dichiarata e garantita dal costruttore della pompa di calore sulla base di prove effettuate in conformità alla UNI EN 14511. Al momento della prova, la pompa di calore deve funzionare a pieno regime per le tipologie di pompa e condizioni di scambio termico (fluidi termovettori e temperature)
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Come funziona il Conto termico 2.0 2024

Chi può richiedere il Conto termico 2.0 2024

I soggetti che possono richiedere gli incentivi del nuovo Conto termico 2.0 sono:

  • Le Pubbliche amministrazioni. Fra queste sono inclusi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all'Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituiti presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali
     
  • I soggetti privati il cui accesso ai meccanismi di incentivazione può essere richiesto direttamente da questi soggetti o tramite una ESCO. Le Pubbliche amministrazioni dovranno sottoscrivere un contratto di prestazione energetica, i soggetti privati un contratto di servizio energia.

Come posso richiedere il Conto termico 2.0 2024

L'accesso agli incentivi può avvenire attraverso due modalità:

  • tramite Accesso Diretto: la richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori.

È previsto un iter semplificato per gli interventi riguardanti l'installazione di apparecchi di piccola taglia (per generatori fino a 35 kW e per sistemi solari fino a 50 m2) nel caso di installazione di componenti con caratteristiche garantite che sono contenuti nel Catalogo degli apparecchi domestici, pubblicato e aggiornato periodicamente dal GSE.

  • tramite Prenotazione: per gli interventi ancora da realizzare, esclusivamente nella titolarità delle PA o delle ESCO che operano per loro conto, è possibile prenotare l'incentivo prima ancora che l'intervento sia realizzato e ricevere un acconto delle spettanze all'avvio dei lavori, mentre il saldo degli importi dovuti sarà riconosciuto alla conclusione dei lavori, in analogia a quanto viene attuato per la modalità in Accesso Diretto.

Per la prenotazione dell'incentivo, le PA possono presentare una domanda a preventivo, trasmettendo al GSE uno dei seguenti set di documenti:

  • una Diagnosi Energetica e un atto amministrativo attestante l'impegno alla realizzazione di almeno un intervento tra quelli indicati nella Diagnosi Energetica stessa;
     
  • un contratto di prestazione energetica stipulato tra la PA e una ESCO oppure copia del contratto stipulato per l'affidamento, a seguito di gara, del servizio energia pertinente all'intervento proposto;
     
  • un provvedimento o un atto amministrativo attestante l'avvenuta assegnazione dei lavori con il verbale di consegna dei lavori stessi.

Sia la domanda presentata in accesso diretto che quella mediante prenotazione sono valutate dal GSE secondo le disposizioni dei procedimenti amministrativi regolati dalla Legge 241/90.

Conto termico 2.0 ed Ecobonus 65% 2024

Come sappiamo, esiste anche un altro tipo di incentivo fiscale, forse più comune e diffuso che è l’Ecobonus 65% 2024. A questo punto, una domanda ricorrente è quale è più conviente? Quale è meglio scegliere?

Dipende dalla circostanze e dalla situazione specifica. Ecco alcune differenze:

Tipologia di intervento

Il Conto termico 2.0 incentiva sempre la sostituzione dell’impianto ma non la nuova installazione, a differenza dell’Ecobonus 65% 2024. Entrambi incentivano la sostituzione dell’impianto di climatizzazione con uno ad alta efficienza energetica, quindi con sistemi a pompa di calore e sistemi ibridi.

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Erogazione dell’incentivo

Per quanto riguarda l’erogazione dell’incentivo, il Conto termico 2.0 viene concesso in tempi rapidi (circa due mesi dopo aver sostenuto l’intervento) tramite bonifico sul conto corrente indicato nella richiesta, mentre l’Ecobonus 65% 2024 viene concesso tramite la compensazione delle tasse in 10 rate di pari importo, con scadenza annuale.

Modalità di richiesta

Per quanto riguarda invece la pratica necessaria per accedere agli incentivi, il Conto termico 2.0 richiede una procedura piuttosto complessa, che può essere redatta dal contribuente stesso oppure da un tecnico specializzato (come avviene nella maggioranza delle volte vista la macchinosità del sistema); l’Ecobonus 65% 2024 richiede la consulenza del commercialista per poter portare in detrazione le spese sostenute oppure quella di un istituto di credito qualora si decida di optare per la cessione del credito.

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Il G.S.E. (Gestore Servizi Energetici) è garante dello sviluppo sostenibile in Italia, attraverso la promozione delle fonti rinnovabili (tra cui il fotovoltaico) e dell'efficienza energetica. Verifiche, emission trading, dati e statistiche sono solo alcune tra le altre attività svolte da GSE.

Opera nel mercato del gas naturale, adottando misure che hanno lo scopo di aumentare la concorrenza in questo settore. Il GSE gestisce anche il meccanismo dei Certificati Bianchi nell'ambito di progetti sull'efficienza energetica, ed il "Conto Termico" per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

L' Ecobonus 65% sostiene gli interventi e le azioni volte ad eliminare i combustili fossili e introdurre le fonti rinnovabili, come l'aria e l'energia solare. Per questo rientra nell'incentivo l'acquisto e l'installazione delle pompe di calore.


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